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La registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione di materiali chimici (REACH) ha lo scopo di assicurare un uso sicuro di queste sostanze all’interno dell’Unione Europea.
La REACH è una normativa dell’Unione Europea, creata il 18 dicembre 2006 per migliorare la protezione della salute degli esseri umani e dell’ambiente dai rischi provocati dalle sostanze chimiche e per promuovere la competitività tra le industrie del settore chimico a livello europeo. Promuove inoltre metodi alternativi per valutare i rischi imposti dalle sostanze con la finalità di ridurre i test sugli animali.
La normativa REACH stabilisce procedure per raccogliere e valutare le informazioni sulle proprietà e sui rischi delle sostanze. Le aziende devono registrare le proprie sostanze e per farlo devono lavorare assieme ad altre aziende che registrano le stesse sostanze.
L’ECHA riceve e valuta le registrazioni individuali della conformità (identificando l’eventuale necessità di restrizioni o l’autorizzazione per le sostanze chimiche) e gli stati membri dell’Unione Europea valutano determinate sostanze per chiarire eventuali timori rispetto alla salute dell’uomo o dell’ambiente. Le autorità e il comitato scientifico dell’ECHA valutano se i rischi correlati alle sostanze possono essere gestite.
Le autorità possono vietare determinate sostanze pericolose se i loro rischi non sono gestibili o decidere di porre restrizioni per un uso o renderlo soggetto a un’autorizzazione preventiva.
Per commerciare sostanze chimiche pericolose all’interno dell’Unione Europea devi attenerti alla normativa relativa alla classificazione, all’etichettatura e al packaging (CLP Regulation).
La normativa CLP è una regolamentazione dell’Unione Europea risalente al 2008 che conforma i sistemi di classificazione, etichettatura e packaging dell’Unione Europea a quelli del Sistema Globale Armonizzato – Globally Harmonised System (GHS).
Completa la normativa REACH, semplifica il commercio mondiale e garantisce che i rischi correlati alle sostanze chimiche vengano chiaramente comunicati a lavoratori e consumatori attraverso pittogrammi e diciture standard poste su etichette e schede dei dati di sicurezza. La CLP ingloba i requisiti normativi per la classificazione, l’etichettatura e il packaging di miscele, secondo cui una miscela ha proprietà pericolose, come definito nel regolamento CLP o in cui contiene determinate componenti pericolose sopra specificate.
Il sistema GHS verrà usato dai produttori di sostanze chimiche per definire le informazioni obbligatorie relative alla pericolosità delle sostanze chimiche a chi le gestisce fornendo una Scheda dei Dati di Sicurezza.
Le schede dei dati di sicurezza, Safety Data Sheet, o SDS, sono documenti standardizzati che contengono informazioni relative alle proprietà delle sostanze chimiche, i rischi per la salute e per l’ambiente correlati, le misure protettive da adottare e le precauzioni di sicurezza quanto allo stoccaggio, alla manipolazione e al trasporto delle sostanze chimiche.
Una Scheda Dati di Sicurezza ha 16 sezioni. Le prime sezioni, dalla 1 alla 8 si focalizzano sul fornire un accesso rapido a informazioni essenziali per chi manipola le sostanze e conoscere le pratiche sicure per la gestione o per personale che si occupa di interventi di emergenza. Le sezioni dalla 9 alla 11 contengono dati scientifici e tecnici, ad es. stabilità, reattività, proprietà chimiche e fisiche. Le sezioni dalla 12 alle 15 non sono obbligatorie ma sono necessarie per essere conformi alla GHS. L’ultima sezione, la 16, contiene informazioni sulla scheda dati di sicurezza, come la data di revisione e le modifiche apportate dall’ultima versione.